Infinito
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Infinito
La parola infinito non ha bisogno di aggettivi per essere definita. Ma proprio perchè è anche infinito esso si presta ad essere identificato sotto le più varie forme. Esiste perciò l'infinito iperscrutabile, quello cioè che va oltre la nostra immaginazione; appunto per questo è infinito. Esiste poi l'infinito sensibile oltre a tutti gli infiniti immateriali nei quali riponiamo i nostri più reconditi pensieri. E' molto interessante dissertare sull'infinito sensibile, argomento costante delle nostre osservazioni e quindi della scienza nei secoli. Si assiste attualmente ad un veloce progresso delle scoperte scientifiche grazie al progredire di mezzi di osservazione e calcolo sempre più sofisticati che attualmente stanno permettendo la verifica e la conseguente conferma delle teorie quantistiche di Albert Einstein. L'infinito sensibile è quella dimensione spazio-tempo nella quale arriva la nostra osservazione e o l'intuizione dell'esistenza di oggetti e fenomenologie prevedibili o comunque probabilmente presenti in un quid disponibile ad essere indagato. Noi siamo parte integrante di questo infinito continuamente coinvolto in un viaggio di espansione che è stato generato da un evento singolo in un imprecisato punto dell'Universo, ovvero l'infinito iperscrutabile. Non torneremo mai più, istante per istante della nostra esistenza, nello stesso punto trascorso, neanche l'anno dopo nello stesso giorno, allo stesso istante temporale. La nostra traiettoria nello spazio siderale è complessa perchè essa è la somma istantanea di moti composti da movimenti noti ed anche soltanto intuiti e non ancora dimostrati. Noi, intesi come singoli, ovvero identificabili in un punto preciso della Terra, ruotiamo su noi stessi e quindi nello spazio con una frequenza di una rotazione ogni 24 ore circa. Contemporaneamente, dopo la rotazione delle 24 ore, ci troviamo in uno spazio differente dal giorno prima perchè la Terra nel frattempo ha continuato a ruotare intorno alla propria stella. Ed il Sole, con tutti i suoi pianeti, continua la sua rotazione intorno al nucleo centrale della propria galassia. La stessa galassia è in veloce allontanamento dal centro di un infinito, comunemente detto Big Bang, che non è più quello sensibile ma che appartiene a quello iperscrutabile. E, secondo le recenti conferme delle teorie di Einstein, forse tutto l'universo ma comunque di certo l'infinito sensibile è in espansione con un andamento ondulatorio. Se aggiungiamo anche la teoria dello spazio-tempo, ovvero che una massa, sia essa un pianeta,una stella o una intera galassia, al passare vicino ad un altra massa proporzionale scambia con essa un'azione reciproca per cui si curva nello spazio e rallenta o accelera il suo percorso, potremo ben affermare che, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non sappiamo proprio dove stiamo andando nello spazio !